Novembre 18, 2021

The Wise Horse – IL CAVALLINO DI NIVOLA – 3D by Monica Casu

Cavallini di Costantino Nivola del parco delle Wise Towers di New York.
Progetto di modellazione 3D. Versione reinterpretata by Monica Casu 2021
In accordo con la Fondazione Costantino Nivola di Orani, ho ricevuto la commissione per la realizzazione del modello 3D del cavallino di Nivola in cemento delle Wise Towers di New York. La collaborazione nasceva dal desiderio di far tornare alla ribalta l’immagine simbolo, il cavallino appunto, del bel parco progettato da Nivola recentemente distrutto.
Così ho iniziato a confrontarmi con il Wise Horse -così ribattezzato da Giuliana Altea, presidente della Fondazione- un’opera che esprime una purezza e un solidità progettuale, dal sapore arcaico e dallo sguardo fiero. Il cavallino di Nivola racchiude in sé il senso dell’arte che incontra il design, in cui il bello si mette a a disposizione delle persone, che può essere vissuto e non solo contemplato.
Aggiornamento 2023: I cavallini dopo il restauro sono tornati nella loro collocazione originale nel parco delle Wise Towers di New York! https://lavocedinewyork.com/news/2023/11/23/fra-le-wise-towers-tornano-i-cavallini-di-nivola-un-sardo-a-new-york/
 
Come ho lavorato:
In mancanza di misure, riferimenti progettuali, possibilità di realizzare scansione degli esistenti, né avere riferimenti tecnici di nessun tipo, l’unico modo era ricavare riferimenti visivi dalle poche fotografie a mia disposizione.
Le problematiche a cui sono andata incontro sono diverse:
La prima e più importante è che i cavallini della piazzetta risultavano tutti deturpati, e comunque quasi tutti privi del muso. Come riferito da Carl Stein, sono purtroppo stati vittime di atti vandalici.
La seconda problematica  è che le versioni dei cavallini sono state più di una, con edizioni diverse in diversi periodi, ed anche collocati in diverse locations, e con differenze di design uno dall’altro.
La terza problematica era che il materiale fotografico a mia disposizione era sporadico e di bassa qualità, con foto sgranate e vecchie, con angolazioni prospettiche quasi mai perpendicolari, da cui spesso era difficile trarre la forma.
Come primo passaggio ho perciò cercato di trarre delle sagome vettoriali disegnando sulle fotografie la silhouette dei cavallini, traendo le varie parti da diverse foto, e cercando poi di comporre un insieme. Chiaramente da ogni fotografia e da ogni scorcio la silhouette era diversa e non coincideva con le altre.
Ho poi inserito in ambiente 3D le silhouette così create, che mi sono servite da guida visiva per la realizzazione del modello.
Il modello è stato realizzato con una modellazione per punti (versione digitale dell’uso della plastilina). La forma è stata realizzata partendo da una forma geometrica semplice, resa man mano più complessa per poter ottenere curve e dettagli tenendo conto dell’approssimazione “nurbs” che ho utilizzato.
Mantenere il nurbs attivo mi permette di scegliere la quantità di poligoni finali utili al dettaglio della figura per poter ad esempio scalare il modello per adattarlo a diverse misure.
 
 
Il mio lavoro perciò è stato quello di operare delle scelte stilistiche, cercando di seguire otticamente delle linee che avessero un’armonia e un senso, così da ottenere un cavallino che avesse delle linee armoniose, e che rispecchiasse almeno nell’essenza l’opera di Nivola, anche se la risultante è chiaramente un’opera altra, diversa dall’originale.
Il tutto è stato sottoposto alla Fondazione Nivola che ha approvato il modello da me realizzato.
 
 
 
Non si tratta perciò di un calco, o di una scansione 3D, né c’è nessun procedimento automatizzato, ma si tratta di una “copia interpretativa”, in cui ogni linea, ogni tratto è stato scelto e deciso da me, contiene nel suo essere delle differenze dall’originale, ed ha un carattere che sta nella mia personale visione e interpretazione dell’opera di Nivola.
Un progetto che mi ha riempito d’orgoglio, felice dell’occasione e del risultato ottenuto.
Magari Costantino avrebbe apprezzato e ne sarebbe stato felice… chissà

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